questa volta vi presento un modello molto particolare, una vera opera d'arte in miniatura.
Opera d'arte per molti aspetti, non solo per la cura dei particolari...ma per la storia che circonda questo modello e di come venne realizzato. Siamo verso la seconda metà degli anni '40...l'allora giovane modellista Mimì decise di realizzare in scala il Camion Fiat 666...tutto con materiali di fortuna...allora si faceva così. Pensate che come saldatore, il Caro "Professore" (chiamato da tutti così) utilizzava un pezzo di rame messo a scaldare sul fuoco. Ecco perchè "opera d'arte"..non solo per la cura maniacale dei dettagli...ma soprattutto perchè questi, erano realizzati con materiali poveri, di fortuna, di "scarto"... come latte di olio, carta pesta (i cerchioni e le ruote) ecc.
Il modello è tutto funzionante, sportelli, luci che si accendono
dalla cabina, finestrini, cassone, balestre e.... motore.. si perchè la
meravglia in questione è anche motorizzata...come? Con una propulsione a
molla ricavata da ingranaggi di sveglie. Ovviamente per avanzare, il
camion è dotato di cambio a 2 marce: prima/folle/retromarcia con tanto
di differenziale funzionante, anch'esso ricavato da ingranaggi di
sveglie modificati... beh che aggiungere.. lascio a voi i commenti
guardando le foto e...un filmato, che esattamente un anno fa realizzai
personalmente in occasione di un Memorial dedicato proprio al caro
Professore.
E' il minimo che si possa fare per colui che, oltre
che un caro amico, fu il pioniere dell'aeromodellismo nel mio paese e
Maestro di tutti noi che siam venuti dopo.
Con gratitudine...
Tornano sulle nostre pagine gli amici Renato Ferrario e Luca Potenzoni, per mostrarci i loro modelli, in particolare Renato Ferrario ci invia le foto di un particolare modello di Luca (che è un suo allievo, ormai giunto a maturità modellistica di notevole livello): Il modello è un piccolo racer costruito in balsa e motorizzato a scoppio. Luca si è ispirato al SONIC di Antonio Di Giacomo, ma realizzando un graziosissimo e accattivante racer del tutto nuovo, con un motore Glow 1,5cc traente, ala in balsa da 6mm profilata, impennaggi da 4mm e fusoliera da 3mm. Con un'apertura alare di 71cm , un peso in ordine di volo di 480g, sta riscuotendo un gran successo tra i soci del Club Mach aurora di Milano. Oltre al piccolo racer, Luca ha realizzato anche questo acro in balsa...insomma sempre bei modelli, Complimenti Luca!!!
Il Rumpler C-IV un’eccezionale apparecchio di cent’anni fa di Antonio Russo La Storia Il Rumpler C.IV, fu un aereo da ricognizione monomotore biplano, sviluppato dall'azienda aeronautica tedesco imperiale Rumpler Flugzeugwerke GmbH, negli anni dieci del XX secolo e prodotto, oltre che dalla Brandenburg, M.F.W. ed alla Bayru che nelle varie versioni, venne costruito dal 1914 al febbraio del 1918. Il velivolo sin dalla versione “C 1” del 1914 – nella classificazione aeronautica tedesca del tempo con C si indicava un apparecchio da osservazione/ricognizione – si dimostrò all’altezza del suo compito ed in virtù di questo, l’alto comando germanico ne incitò l’evoluzione ed il numero di esemplari sino ad arrivare al C – VII per il volo ad alta quota, 7300 mt, munendo gli equipaggi di una speciale tuta termica (!), avviando così il futuro della moderna aeronautica per gli impieghi d’alta quota. L’apparecchio era equipaggiato con 2 unità operati...
Questo è un modello che ho realizzato quest’estate e nato attorno all’idea di lanciare dei paracadutisti o altro…e riproduce il simpatico SHORT SC-7 Skyvan.Il modello che ha un’apertiura di 142 cm, è stato fatto rapidamente per far si che potessi portarlo ad un raduno quì in zona e così sono partito dal progetto di Emanuele Stival, ho apportato qualche modifica costruttiva in quanto ho aggiunto il vano con relativi sportelli per i paracadutisti ed infine ho aggiunto anche l’impianto luci…nel video lo vedete provvisorio e a causa della lunghezza limitata dei cavetti, non ho potuto portare le luci alle estremità alari…ma d’altronde era solo per porvare, ma l’effetto è stato abbastanza soddisfacente.La costruzione è interamente in Depron con rinforzi e longheroni in balsa e betulla.Come motorizzazione ho optato per un paio di Keda da 1500kv che mi offrivano una buona scelta di potenza per ottimizzare l’impianto e alla fine ho optato per due APC 6×4 che consumano poco e son...
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