Passa ai contenuti principali

Adler von Lübeck – l’aquila di Lubecca by Antonio Russo





      

   Qualche cenno storico su questo possente sovrano del mare.
      
  La Adler von Lübeck, nota anche come Der Große Adler, ovvero l’ aquila di Lubecca" o "la grande aquila",  era una nave da guerra del XVI secolo della città anseatica di Lubecca, in Germania. 
        L'Adler era a quel tempo la nave più grande del mondo, misurando 78,30 di lunghezza m e di 2-3000 tonnellate di stazza. Un galeone, quadri albero, attrezzato a vele latine e quadre.
       Questa nave da guerra fu costruita a Lubecca durante la Guerra nordica dei sette anni, al fine di scortare i convogli di navi mercantili nel Mar Baltico e nel Mare del Nord e venne armata con bel 84 bocche da fuoco di vario calibro, disposti su tre ponti di batteria, nonché  su cassero, castello e copertura sia a poppa che a prora, costituendo così un’autentica fortezza galleggiante.
Tuttavia, l'Adler non entrò mai in azione bellica, dal momento che Lubecca aveva già iniziato negoziati di pace con la Svezia, al momento del completamento della nave. Dopo il Trattato di Stettino del 1570, la nave venne trasformata in  bastimento da carico per il commercio con la penisola iberica e venne  radiata nel 1588 dopo venti anni di servizio.
       Il modello
Lo costruii nel 1994 ( in ordine temporale doveva essere il mio quinto modello se ben ricordo), da scatola di montaggio, non ricordo chi la producesse, ed a seguito di un gradito omaggio, da parte di un grande “maestro” del modellismo calabrese: Mimmo Candido da Caulonia.
Custodito in un  teca di legno e vetro delle dimensioni di cm 104 x 90 x 54, da me appositamente costruita,  ha visto oggi qualche ritocco di facciata per tornare a risplendere della sua originaria luce e, certo di avergli reso il giusto omaggio, la presento nella sua veste attuale.   

Antonio Russo

Commenti

Post popolari in questo blog

il piccolo racer a scoppio di Luca Potenzoni

Tornano sulle nostre pagine gli amici Renato Ferrario e Luca Potenzoni, per mostrarci i loro modelli, in particolare Renato Ferrario ci invia le foto di un particolare modello di Luca (che è un suo allievo, ormai giunto a maturità modellistica di notevole livello): Il modello è un piccolo racer costruito in balsa e motorizzato a scoppio. Luca si è ispirato al SONIC di Antonio Di Giacomo, ma realizzando un graziosissimo e accattivante racer del tutto nuovo, con un motore Glow 1,5cc traente, ala in balsa da 6mm profilata, impennaggi da 4mm e fusoliera da 3mm. Con un'apertura alare di 71cm , un peso in ordine di volo di 480g, sta riscuotendo un gran successo tra i soci del Club Mach aurora di Milano. Oltre al piccolo racer, Luca ha realizzato anche questo acro in balsa...insomma sempre bei modelli, Complimenti Luca!!!

Rumpler C-IV scala 1:8,38 by Antonio Russo

Il Rumpler C-IV    un’eccezionale apparecchio di cent’anni fa di Antonio Russo La Storia Il Rumpler C.IV, fu un aereo da ricognizione monomotore biplano, sviluppato dall'azienda aeronautica tedesco imperiale Rumpler Flugzeugwerke GmbH, negli anni dieci del XX secolo e prodotto, oltre che dalla Brandenburg, M.F.W. ed alla Bayru che nelle varie versioni, venne costruito dal 1914 al febbraio del 1918.  Il velivolo sin dalla versione “C 1”  del 1914 – nella classificazione aeronautica tedesca del tempo con C si indicava un apparecchio da osservazione/ricognizione – si dimostrò  all’altezza del suo compito ed in virtù di questo, l’alto comando germanico ne incitò l’evoluzione ed il numero di esemplari sino ad arrivare al C – VII per il volo ad alta quota, 7300 mt, munendo gli equipaggi di una speciale tuta termica (!), avviando così il futuro della moderna aeronautica per gli impieghi d’alta quota. L’apparecchio era equipaggiato con 2 unità operati...

Short SC-7 Skyvan

Questo è un modello che ho realizzato quest’estate e nato attorno all’idea di lanciare dei paracadutisti o altro…e riproduce il simpatico SHORT SC-7 Skyvan.Il modello che ha un’apertiura di 142 cm, è stato fatto rapidamente per far si che potessi portarlo ad un raduno quì in zona e così sono partito dal progetto di Emanuele Stival, ho apportato qualche modifica costruttiva in quanto ho aggiunto il vano con relativi sportelli per i paracadutisti ed infine ho aggiunto anche l’impianto luci…nel video lo vedete provvisorio e a causa della lunghezza limitata dei cavetti, non ho potuto portare le luci alle estremità alari…ma d’altronde era solo per porvare, ma l’effetto è stato abbastanza soddisfacente.La costruzione è interamente in Depron con rinforzi e longheroni in balsa e betulla.Come motorizzazione ho optato per un paio di Keda da 1500kv che mi offrivano una buona scelta di potenza per ottimizzare l’impianto e alla fine ho optato per due APC 6×4 che consumano poco e son...